
Filippo Monaco speaker alla tavola rotonda “Showtime: lo shopping diventa social e live”
Lancio del report “t2ó Industry – Tendenze Digitali nel Retail Moda e Lusso 2025”
Lunedì 22 settembre 2025 a Milano,abbiamo partecipato come sponsor al Netcomm Focus Fashion, evento di riferimento per il settore fashion & lifestyle nell’e-commerce.
Durante la giornata, Filippo Monaco, Chief Commercial Officer di t2ó Italia, è stato speaker alla tavola rotonda “Showtime: lo shopping diventa social e live”, un confronto sul futuro del social e live shopping, insieme a Giovanna Paternoster, Global Head Of ECommerce & Digital Marketing di Marina Rinaldi, Max Mara e altri protagonisti del settore.
In occasione del Netcomm Focus Fashion & Beauty, Netcomm ha presentato i risultati della ricerca “NetRetail Fashion 2025”.
Secondo lo studio, in Italia 33,6 milioni di persone acquistano prodotti Fashion & Beauty, pari al 77,5% della popolazione online. Di questi, il 70% combina acquisti online e offline, confermando l’omnicanalità come modello prevalente, mentre il 20% sceglie solo l’e-commerce e il 10% rimane fedele al negozio fisico.
Omnicanalità e customer journey
Secondo la ricerca, a livello globale il 70% delle vendite del settore è influenzato da canali digitali, ma il 78% della crescita nel 2024 è arrivata dai negozi fisici. In Italia gli acquirenti utilizzano in media 5,7 touchpoint prima di concludere un acquisto: siti ufficiali, vetrine digitali e motori di ricerca sono cruciali per la fase di scoperta, mentre il negozio fisico resta determinante per la prova prodotto.
Tra i cluster di consumatori emergono gli Abitudinari (39,2%), i Convenience Seeker (25%) e i Digital Power Buyers (13%), questi ultimi con spesa media più alta e maggiore utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale per personalizzare l’esperienza d’acquisto.
Sostenibilità e second-hand
Il report evidenzia inoltre come il mercato globale del second-hand cresca tre volte più velocemente della moda tradizionale. La Generazione Z mostra sensibilità verso la sostenibilità: il 73% è disposto a pagare di più per prodotti etici, pur con la contraddizione legata al boom dell’ultra-fast fashion. In Italia, però, il 95% dei consumatori preferisce ancora il nuovo, con l’usato scelto soprattutto per accessori e abbigliamento.
Il fast fashion resta dominante grazie a prezzi e varietà, ma cresce l’attenzione normativa: l’Unione Europea sta introducendo misure su ecodesign, divieto di distruzione dell’invenduto e passaporti digitali per tracciare la sostenibilità.
Intelligenza artificiale e nuovi driver
L’AI è già parte integrante del settore: il 16,6% degli acquirenti italiani la utilizza per comparazioni, personalizzazioni e supporto alla scelta, soprattutto uomini under 24. Tecnologie come realtà aumentata e virtuale (+25% a livello globale) migliorano la customer experience riducendo i resi, mentre blockchain e passaporti digitali garantiscono tracciabilità.
La Generazione Z, insieme ai creator di nicchia su piattaforme come TikTok e Instagram, spinge l’evoluzione dei consumi: oltre il 65% dei consumatori dichiara di fidarsi più di figure autentiche legate a community specifiche che delle celebrity tradizionali.